Da pochi giorni ha visto la luce il progetto del Liceo Sci Civetta, una straordinaria e innovativa iniziativa scolastica, fortemente voluta da Goffredo Bozzi e Gianni Nobile, che mira a conciliare il mondo della scuola e dello sport.
Qui sotto potete trovare un estratto dal sito ufficiale del Liceo.
Liceo Sci Civetta è il miglior tentativo, attraverso esperienza, competenza e innovazione di spazzare via falsi ostacoli e creare un ambiente ottimale per la convivenza dei due grandi artefici.
Il Progetto “medie”
Fare “filiera”, termine in voga per indicare attività di intervento che, pur diverse, creano un percorso verso un obiettivo comune essendo il punto di arrivo di ogni processo contemporaneamente punto di partenza del successivo.
Nella carriera sportiva di uno sciatore ci sono continui “salti” difficili da affrontare: le categorie nella pratica sportiva o i diversi tipi di scuole in quella didattica per citarne due e il riuscire ad eliminare questi passaggi crea una facilità di crescita notevole.
Volendo essere progetto di eccellenza, il Liceo Sci Civetta intende iniziare la sua attività anche con i ragazzi più giovani per creare delle prassi e dei metodi validi e necessari nella fase di maggior impegno verso l’età adulta.
In pratica si ricalca quanto viene fatto per i più grandi ma con modalità e carico di impegno tarate sulle diverse esigenze.
3 giorni di scuola nei propri istituti e 3 di allenamento e tutoring didattico in Valzoldana concordati tra staff, docenti e famiglie per il periodo invernale (gennaio-aprile) più le vacanze di Natale, carnevale o altre, da passare quasi interamente sulle piste e nelle aule di Zoldo.
I 3 giorni nelle dolomiti vedrebbero i ragazzi salire al mattino per allenarsi, mangiare e studiare all’interno del “Liceo” fino alla sera per poi rientrare nelle rispettive famiglie oppure, se necessario e richiesto, restare in Valzoldana per tutti 3 i giorni o in base alle esigenze evidenziate. Il tutto però in un’azione concordata che di fatto duri 6 giorni alla settimana per non creare due situazioni in contrasto, ma in perfetta azione sinergica.
Chiaramente, chi intendesse trascorrere tutto l’anno usufruendo dei servizi del progetto, vedrebbe la realizzazione anche di questa ipotesi, sia per coloro che, provenendo da lontano avessero bisogno di residenzialità che per i residenti. In questo caso la scuola media di Forno di Zoldo sarebbe accoglierebbe al suo interno gli alliev,i gestiti però nella totalità della loro giornata extra-scolastica, dallo staff di progetto.
Per quanto riguarda la residenzialità, trattandosi di ragazze/i molto giovani, sarebbe quella in famiglia, mentre l’azione di tutoring e quant’altro vedrebbe l’opera dello staff di progetto e dei docenti.
(tratto dal sito www.liceoscicivetta.it)
Per saperne di più
Articolo Corriere delle Alpi 09.10.12
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